"I nuovi pubblicitari non sono più venditori, sono diventati degli uomini di spettacolo" dice Reeves, che credeva nella dura realtà di far combattere ai suoi prodotti la battaglia delle argomentazioni, dei "benefit".
USP, ovvero: Unique Selling Proposition. Di tante cose che si dice su di un prodotto la gente ne ricorda al massimo uno solo. Che sia forte, significativo, argomentato, che sia unico, allora! Una "scoperta" che trasformò la pubblicità in una vera professione.
Odiato da certi creativi che si sentivano frustrati dalle sue argomentazioni "biecamente commerciali", amato dai suoi fedelissimi clienti e da quei pubblicitari che volevano e vogliono soprattutto far vendere. Reeves dimostrò che arte, intuizione, fantasia non sono niente in pubblicità, se non fanno scattare quella molla: l'acquisto. Non a caso molti "nemici" furono anche suoi estimatori, come i grandi Ogilvy e Hopkins.
Reeves è attuale, non tanto perché tutto quello che dice può, oggi, essere preso alla lettera. Ma perché le basi da cui parte servono per definire ciò che in pubblicità è valido o "gratuito". Leggendo o rileggendo questo libro molti estimatori della "pubblicità spettacolare" avranno dei dubbi sulle loro idee e capiranno che la merce è... un sogno che va rivestito di reality.
Nel libro si parla di una società americana che stava scoprendo i consumi di massa e la pubblicità di massa. Per questo è anche un "libro di storia", un documento da studiare con attenzione, per capire le trasformazioni, per entrare nel nuovo.
ISBN 88-85838-02-2