Marco Maraviglia //
Franco Esse espone L‘isola di Arturo e Pesciuomini
Un‘insolita mostra provocatoria tra braille e pesca d‘altura
Un vulcano in piena. Una vita intensa vissuta tra fotografia, donne, moto e buona tavola.
A 68 anni Franco Esse ha un bagaglio di esperienze professionali che si intrecciano non raramente con le sue vicende personali e che non si risparmia nel raccontare.
Risorto più volte dalle ceneri della sua vita, si occupa tuttora di fotografia pubblicitaria e reportage.
Un omaccione che non ha mai mandato a dirla. Schietto, sincero e per questo, probabilmente, definito “cattivo”, “provocatorio”, da qualcuno. Almeno così mi disse giusto 30 anni fa, quando lo conobbi, mentre mi parlava di sterco e cavalli.
Perché Franco Esse è cresciuto nel Bosco di Capodimonte e la bellezza della natura e l‘interesse per gli animali, fanno parte del suo DNA, senza sovrastrutture formali.
Nel 2009, nel prestigioso Palazzo Cima di Cingoli (Macerata), espone “Cavalli” una installazione olfatto/visiva.
Cavalli ritratti abituandoli gradualmente, giorno dopo giorno, alla potenza dei flash per ottenere il massimo dettaglio. E, sotto le fotografie esposte in grande formato, dispose sterco a volontà per restituire la percezione olfattiva delle stalle.
Nel 1990 il suo studio fu devastato da infiltrazioni di acidi provenienti dai locali di un‘azienda adiacente. L‘archivio di diapositive andò quasi interamente corroso.
Come direbbe Oliviero Toscani, «una fotografia non esiste se non è pubblicata» e, infatti, Franco Esse è riuscito comunque a preservare la documentazione dei suoi lavori pubblicati fino a quel momento.
Dal 2001 al 2005 si trasferisce a Roma aprendosi a nuove opportunità di lavoro con le agenzie pubblicitarie della capitale.
Stesso nel 2005 si trasferisce in un casale delle Marche. Qui allestisce il suo nuovo studio fotografico. Entra in contatto con vari enti ed istituzioni delle Marche pur continuando a realizzare lavori per Napoli, Roma ed altre realtà editoriali e pubblicitarie internazionali.
Il terremoto delle Marche nel 2016 compromise il casale.
Nuovamente a Napoli, riallaccia i rapporti con i vecchi amici e colleghi di un tempo.
Negli anni Franco Esse, oltre a svolgere lavori su commissione, si è dedicato a dei progetti foto-documentaristici di approfondimento. Aniuomini, Maniuomini, Materiuomini (quest‘ultimo in progress). Progetti che qui non descrivo perché non saranno esposti ma che potrete chiedergli di farveli raccontare andando all‘inaugurazione della mostra.
L‘isola di Arturo
In seguito a un‘esperienza personale, Esse si ritirò in barca a Procida.
Ispirato da L‘isola di Arturo di Elsa Morante, ne riconobbe i luoghi descritti nel romanzo e fotografò alcuni scorci selezionando 24 immagini in bianconero.
E questo è uno dei due progetti in mostra all‘Art Garage dal 10 giugno.
Immagini sensoriali, stampate in formato 130x100 con una tecnica di stampa a rilievo, tattile. Vanno toccate, a occhi chiusi, per sentire sotto le dita la sabbia, il legno, il tufo. Fotografie materiche che avranno anche la didascalia in Braille.
Ventiquattro immagini ma…
Non sono un poeta, non sono un romantico. Mi sento, più che altro, un mestierante della fotografia. Trovato un tema, creo.
Pesciuomini
Pesciuomini è un altro progetto di Franco Esse. Commissionato dalla Regione Marche e dall‘Accademia di BBAA di Macerata.
Un lavoro che era destinato anche a un‘esposizione presso il Museo del Mare di San Benedetto del Tronto ma, per amore della sua città, iniziò a prendere accordi per esporlo in una prestigiosa location. Ma la cosa non andò in porto.
Avremo quindi l‘esclusiva di vedere un bel reportage di pesca all‘Art Garage.
Oltre 70 fotografie realizzate per mare sui pescherecci. Era agosto 2020. Dall‘alba all‘alba. O per più notti ma dove il giorno e la notte non fanno più differenza. Dove non esiste il “dormire” ma l‘appisolarsi per un paio d‘ore. A contatto con pescatori di origine tunisina, marocchina, egiziana. Perché certi lavori gli italiani non se la sentono più di farli. Per 80 miglia a strascico. Con turni di due ore in due ore. Ogni tre ore si salpa la rete, si tira il sacco. Si svuota. Si rigetta la rete in mare. I gabbiani appostati sulla cabina di pilotaggio. Pesce, vongole, gamberi vengono subito congelati non prima di aver ripulito i pesci più grossi gettando a mare le interiora. Ogni volta, tre giorni per mare. Visti in bianconero.
Settanta fotografie ma…
La protesta
Franco Esse il “cattivo”. Esse il “provocatorio”. Franco e lo sterco dei cavalli. Il fiume in piena quando parla. Quello che si rapporta tanto con un dirigente d‘azienda o con l‘art director di un‘agenzia pubblicitaria come con un gruppo di contadini tra le colline. Franco Esse ha vissuto qualche colpo nella vita. Ma non molla.
Per forza di cose, equivoci e quant‘altro, alcuni suoi progetti espositivi sono abortiti. Ma rilancia. A modo suo.
Facendo il “cattivo”, con quel suo tono ironico, casinista, provocatorio.
E questa mostra è un suo segno di protesta che sfiora l‘auto-lesionismo. Contro le illogiche di un certo modo di condividere. Di condividere. Punto.
Sono esposte 24 fotografie di L‘isola di Arturo? No.
Ci sono oltre 70 fotografie di Pesciuomini? No.
È una “sorpresa”.
Bio
Franco Esse nasce a Napoli nel 55, in una famiglia di artisti e fotografi. Apprende fin da piccolo la tecnica fotografica nello studio del padre. Dopo gli anni del Liceo Artistico e della facoltà di Architettura, in cui approfondisce il suo interesse per la “figura” e la forma, inizierà a Berlino il lavoro su grande formato e “in studio”. Lavora all‘estero (Argentina, Francia, Germania, Iran, Turchia) e, in particolar modo, in Africa (Marocco, Libia, Egitto, Togo, Benin, Mauritania) dove prosegue la sua ricerca sulla luce e sulla figura umana. Numerose mostre e personali e pubblica, tra gli altri, su Kultur, Architettura, NDR, Interni, DOVE e per l‘editoria internazionale. Ha lavorato a 15 cataloghi per artisti nazionali e stranieri; per Electa, DeRosa, Soprintendenza ai monumenti di Cosenza, Cogeco, CGIL, Ass. per l‘Archeologia Industriale, Regione Molise, Mededil-Italstat, BMW, AtiTech.
Realizza immagini fotografiche per aziende come Marotta Aereonautica, Caremar Navigazione, Broccoli Calzature, Peluso Calzature, Mustilli Vini, Terre Del Principato Vini , Gallotti & Radice Arredo Vetro, Joe Monaco Orologi, Costa Bruzia Surgelati, “Les Tortues” oggettistica in ceramica.
ESSE, di Franco Esse
Rassegna FotoArtInGarage
Coordinamento Artistico di Gianni Biccari
Art Garage
Viale Bognar, 21 - Pozzuoli
inaugurazione 10 giugno ore 17.30
fino al 17 giugno 2023
foto di copertina: Pesciuomini - © Franco Esse
foto sotto: L‘isola di Arturo - © Franco Esse