Marco Maraviglia //
Fotografe! Fotografia al femminile tra presente e passato. Dagli archivi Alinari al contemporaneo
Affinità estetiche, tecniche e creative di una fotografia donna che viaggia senza cronologia temporale
Arrivano le fotografe! Di ieri e di oggi. Dal ‘900 al ventunesimo secolo. Una mostra sperimentale che affianca dagherrotipi a fotografie contemporanee stampate con processo Giclée. Ritratti di Diane Arbus o di Dorothea Lange attraverso i quali si possono scoprire relazioni, analogie, fili conduttori con i ritratti di alcune delle dieci fotografe contemporanee coinvolte in questa esplorazione estetica.
Nessuna cronologia. Nessuna intenzione di raccontare in funzione temporale la storia della fotografia. Un po‘ come allestire l‘album di famiglia affiancando la foto del proprio matrimonio a quella dei nonni. Come abbinare la foto della gita in barca a remi dei genitori nel laghetto di Villa Borghese a quella che ci siamo scattati all‘ombra dei Faraglioni a Capri.
Analogie, differenze, suggestioni, per temi e generi dove il ritratto fotografico la fa da padrona.
Non si tratta di approfondire uno “sguardo femminile” ma di individuare la centralità di alcune personalità – spesso sottostimate - nello sviluppo della ricerca fotografica sin dai suoi albori.
La presenza delle autrici contemporanee costituisce un ulteriore momento di riflessione che investe le pratiche artistiche odierne, a partire dal rapporto con il passato e con la memoria, siano esse individuali o collettive, all‘interno di un mondo in continuo mutamento, dove anche i ruoli sociali e i paradigmi ad essi legati sono in costante divenire
Ma chi sono queste autrici contemporanee? Sono dieci italiane. Eccole: Eleonora Agostini, Arianna Arcara, Federica Belli, Marina Caneve, Francesca Catastini, Myriam Meloni, Giulia Parlato, Roselena Ramistella, Sofia Uslenghi, Alba Zari.
Fotografe contemporanee anche perché la fotografia è per loro solo un pretesto di contorno al tipo di attività multimediale che svolgono.
I curatori Emanuela Sesti e Walter Guadagnini non hanno cercato competizioni tra loro e le autrici del passato come Julia Margaret Cameron, Dorothea Lange, Margaret Bourke-White, Lucia Moholy, Maria Mulas, Ketty La Rocca, Lisetta Carmi, Diane Arbus, Bettina Rheims, ma l‘intento è quello di innescare un ulteriore momento di riflessione che investe le pratiche artistiche odierne, a partire dal rapporto con il passato e con la memoria.
Mischiare il passato con il presente. Una ibridazione di tempi storici che sorprende per le affinità estetiche o anche di ricerche tecniche tra l‘analogico e il digitale.
Questa mostra celebra il modo in cui le donne del passato e quelle contemporanee hanno guardato il mondo attraverso l‘obiettivo di una macchina fotografica – cosa hanno scelto di vedere e come hanno scelto di vedere se stesse.
- Margie MacKinnon, co-fondatrice e presidente di Calliope Arts,
C’è stato un gran bel lavoro di squadra per mettere a punto questa mostra. Grazie a Calliope Arts, ente no profit con sede a Firenze e Londra, nato per valorizzare e salvaguardare il patrimonio culturale delle donne attraverso il suo progetto Restoration Conversations, la mostra si arricchisce di due sezioni dedicate a fondi degli Archivi Alinari: quello delle sorelle Wanda Wulz (Trieste 1903-1984) e Marion Wulz (Trieste 1905-1990) e quello di Edith Arnaldi (Vienna 1884-Roma 1978), nota soprattutto come scrittrice ed artista di area futurista con lo pseudonimo di Rosa Rosà.
Molte opere inedite, alcune stampate direttamente dai negativi originali, che restituiscono alla fruizione pubblica i risultati di una prima ricognizione su materiali finora sconosciuti.
Nell‘ambito della mostra, distribuita in un itinerario tra Forte Belvedere e Villa Bardini, visite guidate, incontri con le autrici e laboratori gratuiti per famiglie e bambini dai 7 ai 12 anni: il laboratorio “L‘arte del vedere. Atelier per giovani fotografi” a cura di MUS.E, durante il quale i bambini potranno avvicinarsi al linguaggio fotografico in chiave giocosa; e il laboratorio “Erbario in cianotipia”, a cura di Fotonomia, in cui i bambini verranno guidati nella realizzazione di stampe fotografiche con la tecnica della cianotipia.
FOTOGRAFE! Dagli archivi Alinari a oggi
a cura di Emanuela Sesti e Walter Guadagnini
Dal 18 giugno al 22 ottobre 2022
Informazioni:
FIRENZE: Villa Bardini, Costa San Giorgio 2; Forte Belvedere, via San Leonardo 1
Orario: Da martedì a domenica, ore 10.00 – 20.00 Lunedì chiuso, eccetto il 15 agosto
Ingresso: Intero 10 euro. Ridotto 5 euro (giovani dai 18 ai 25 anni, studenti universitari muniti di tesserino, soci Touring Club Italiano, FAI, dipendenti Toscana Aeroporti, soci delle Associazioni “Conoscere Firenze” e “Amici dei Musei”)
Speciale riduzione 2X1 riservata per i soci Unicoop: due biglietti al prezzo di uno.
Gratuito fino al compimento del 18° anno di età, gruppi di studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, guide turistiche e interpreti, giornalisti muniti di tesserino, disabili e rispettivi accompagnatori, membri ICOM, ICOMOS e ICCROM, possessori della Card del fiorentino.
Il biglietto è valido per le due sedi e consente la visita anche alla mostra di Rä di Martino “Play it again”, in corso nella Palazzina del Forte di Belvedere.
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