Marco Maraviglia //
Parisio, Troncone e gli anni ‘30 napoletani
Un viaggio di ricordi fotografici nella Napoli a cavallo tra le due guerre
Preparatevi a un viaggio nella macchina del tempo che vi porterà negli anni ‘30. “Non serve l‘ombrello, il cappottino rosso o la cartella bella” come diceva la filastrocca delle fiabe sonore della Fratelli Fabbri Editore. Basta solo essere innamorati di Napoli e della fotografia vintage.
Giulio Parisio e i fratelli Troncone vi catapulteranno con le loro immagini in paesaggi e atmosfere di una Napoli ruspante, genuina. Quella di quando non era ancora assordata dal turismo contemporaneo del tipo “come se non ci fosse un domani”. Quando la gente passeggiava con abiti eleganti e cappello e il Vesuvio continuava a fumare con il profilo del cratere diverso da quello che poi assunse dopo l‘ultima eruzione del 1944. Ed eccolo lì, in una notte di luna piena, il Maschio Angioino in primo piano e sul vulcano in fondo, la fila di luci della funicolare a cremagliera. L‘unico impianto di risalita che fosse mai stato costruito su un vulcano attivo.
Vedrete l‘Arco di Trionfo progettato dallo stesso Parisio e costruito in occasione dell‘arrivo di Hitler a Napoli nel 1938. Vedrete che le barche, nello specchio del mare di Borgo Marinari, erano solo a remi o a vela. E le processioni erano delle feste condivise e vissute con emozione e partecipazione, senza telefonini che le riprendevano.
Tra le colonne di San Francesco di Paola, verso il Palazzo Reale, si intravede un ragazzo con divisa da Balilla.
C‘è della street photography in alcune foto di Giulio Parisio, come verrebbe chiamata oggi, gente sotto la pioggia con ombrelli aperti, immagini un po‘ blur, un po‘ impressioniste, un po‘ dai contrasti alla Giacomelli.
Perché Giulio Parisio non aveva uno stile unico. Spaziava dal paesaggio alla fotografia documentaristica, dallo still life alla fotografia industriale, era ritrattista, fotografo pubblicitario e sperimentò la ricerca futurista creando anche opere spazialiste.
Al pianterreno di quello che è stato l‘atelier di Giulio Parisio dal 1927 nella splendida cornice del colonnato di piazza Plebiscito, ci sono diciassette vedute di Napoli dello stesso Parisio. Tratte da lastre fotografiche digitalizzate, con un minimo di aggiusto dei toni, un po‘ di fotoritocco necessario e stampate fine art.
E poi, al piano superiore, dodici pannelli con le foto dei fratelli Troncone, digitalizzate principalmente da pellicole di medio formato. Sono scene animate, festa della ‘Nzegna e il gioco del palo insaponato sul mare, la liquefazione del sangue di San Gennaro dalla luce ed espressioni dei volti con effetto-Caravaggio, giocatori di carte in strada, spettacolo di guarrattelle seguito più da adulti che bambini, i “mercati dei commestibili”, marinai militari seduti ai tavolini all’esterno del Gambrinus…
Ci si perde nell‘osservare i dettagli delle immagini. Poche auto per le strade, tram e carrozze, le insegne dei negozi dalla grafica di primo ‘900, tutto concorre a un tripudio di quella Napoli che si riprendeva dalla fine della I guerra mondiale ma dove si respira il sentore della successiva.
Questa mostra è un‘occasione che vogliamo offrire non solo ai tanti turisti che stanno sempre più riscoprendo Napoli, ma anche ai napoletani stessi perché possano ritrovare nelle straordinarie foto in mostra luoghi o aspetti della propria identità. Dopo tanto tempo ancora una volta ci riproviamo: apriamo la nostra sede, convinti che questa sia la volta giusta. Il percorso espositivo all‘interno dell‘atelier di Giulio Parisio, che è rimasto sostanzialmente intatto, è anche una sorta di mini-antologica dei soggetti conservati, indicativa della vastità e importanza del patrimonio che con la nostra associazione onlus tuteliamo e valorizziamo.
- Stefano Fittipaldi
Lo storico atelier fotografico di Giulio Parisio è l‘unico rimasto a Napoli, ubicato lì dove nacque, e il prossimo anno saranno celebrati i suoi 100 anni dall‘apertura avvenuta nel 1924. Gestito dall‘associazione Archivio fotografico Parisio onlus istituita nel 1995, continua a custodire il patrimonio archivistico di Parisio e quello dei fratelli Troncone.
Il fondo fotografico Parisio è dichiarato dalla Soprintendenza Archivistica per la Campania di notevole interesse storico perché “composto di 70.000 negativi, album e macchinari d‘epoca, dal secondo decennio del Novecento al 1985. L‘archivio costituisce una delle più importanti fonti fotografiche per la Storia di Napoli e del Mezzogiorno”.
Insomma, specie per chi non ha mai visitato gli spazi di Parisio, che non sempre sono aperti al pubblico, questa mostra è l‘occasione buona anche per incontrare Stefano Fittipaldi, sempre disponibile a raccontare le storie dell‘atelier e i progetti futuri dell‘associazione.
Un viaggio della Napoli degli anni Trenta. Le foto di Giulio Parisio e dei fratelli Troncone
a cura di Stefano Fittipaldi
dal 26 maggio al 2 luglio 2023
Aperta il giovedì, venerdì e sabato dalle 10.00 alle 18.00
Archivio Parisio – Piazza del Plebiscito, Porticato San Francesco di Paola,10 – Napoli