Daria La Ragione //
Francesca Rosaria Sommino vince il contest Becycle
studentessa di Grafica
L'evento sulla comunicazione organizzato da ilas al Pan in occasione del Behance Portfolio Review è stato, tra le altre cose,il momento giusto per premiare nella cornice più bella i vincitori dei contest che la scuola bandisce periodicamente per offrire agli studenti l'opportunità di mettersi alla prova.
Dopo anni in cui abbiamo partecipato a concorsi nazionali e internazionali, vincendo premi e facendoci molto onore, da qualche anno abbiamo deciso di cambiare rotta: decidiamo noi su quali temi invitare gli studenti a riflettere, stabiliamo i tempi, in modo che siano i più opportuni in base al percorso didattico e i risultati ottenuti ci convincono sempre di più che questa sia la strategia vincente.
Ma torniamo ai vincitori, anzi, torniamo alla vincitrice: Francesca Rosaria Sommino ha vinto il contest BeCycle, col quale invitavamo gli studenti a creare una campagna che sensibilizzasse le persone all'utilizzo della bicicletta, molto più ecologica e rispettosa dell'ambiente da tutti i punti di vista.
Questo era il brief che abbiamo sottoposto agli studenti:
"Obiettivo della campagna di sensibilizzazione è portare alla conoscenza e coscienza popolare la possibilità di utilizzare, nelle aree urbane, la bicicletta come mezzo di trasporto privilegiato.
La sostenibilità dell’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti all’interno della città, per i piccoli tratti e come cosiddetto mezzo da “ultimo chilometro” ovvero in associazione ad altri mezzi pubblici, è indiscutibile da molteplici punti di vista: ambientale/ecologico, economico, personale, salutistico e per il buon funzionamento della mobilità cittadina.
A sostegno dell’impegno dimostrato dall’amministrazione e dal Comune di Napoli nell’attivare e patrocinare numerose iniziative per incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di mobilità urbana, la campagna di sensibilizzazione deve offrire al grande pubblico un’idea di mobilità sostenibile e far percepire l’utilizzo della bicicletta come alternativa positiva facendo leva sia sull’aspetto “emotivo” che sugli evidenti benefici razionali."
Francesca ci ha stupito: non è da molto che ha iniziato il corso, ma si vede subito che la stoffa c'è e quando le abbiamo chiesto di raccontarci qual era stato il suo percorso creativo, abbiamo anche capito perché:
«Semplicemente leggendo gli obiettivi della campagna, come si suol dire, si è accesa la lampadina. Ho preso carta e penna e ho cominciato ad appuntare idee, parole chiave, schizzi e bozzetti vari (che conservo ancora).
L’idea di partenza era piuttosto diversa. Avevo concepito un solo esecutivo per la stampa che riassumesse i benefici dal punto di vista ambientale, economico, personale, salutare e sulla mobilità cittadina: un unico manifesto con l’ingranaggio e i pedali di una bicicletta al centro e intorno cinque icone rappresentative dei benefici suddetti, come se il fatto stesso di pedalare li generasse.
Tuttavia, fatti da parte alcuni problemi di gestione dello spazio a disposizione, sin dai primi tentativi c’era qualcosa che non mi convinceva a livello comunicativo.
Ho pensato, quindi, che fosse prematuro partecipare.
Ciononostante le idee hanno continuato a ronzarmi in testa, ma ho deciso comunque di aspettare, mettendo per un po’ da parte il contest.
Almeno fin quando, nel pomeriggio di giovedì 14 maggio, mi rimetto a lavoro stravolgendo in parte l’idea iniziale: non più un manifesto, ma tre; via ingranaggio e pedali, ma sì alle icone come mezzo di comunicazione diretto; conserva slogan e stile flat (eccetto che per la paper texture).
Venerdì 15 maggio, data della scadenza del contest, mostro la bozza “incompleta” ed espongo le mie idee ad Alessandro Leone, che mi ha spronata a partecipare nonostante il pochissimo tempo a mia disposizione. Senza il suo incoraggiamento e i suoi consigli probabilmente non lo avrei fatto. Così lavoro ininterrottamente dalle 16 alle 23.30 (consumando una magra cena con panino davanti al pc).
Sin dall’inizio ho optato per uno stile semplice, sia dal punto di vista grafico che dei contenuti, perché in fondo la bici è un mezzo di trasporto anch’esso semplice, così come lo sarebbe la vita se scegliessimo di pedalare. Le icone, poi, mi hanno aiutata a esprimere e riassumere il messaggio senza dover ricorrere a troppe parole.
Il bello di una pubblicità sta anche nel saper comunicare, trasmettere un’idea, un sentimento, un’emozione anche col solo contatto visivo.
È quello che vorremmo tutti ogni giorno: capire ed essere capiti senza la necessità di lunghe e noiose disquisizioni.
La vittoria è arrivata del tutto inaspettata. Ho partecipato per mettermi alla prova e testare il livello delle mie capacità. In realtà il mio percorso di studi è stato completamente diverso. Circa due anni fa ho conseguito la laurea magistrale in Economia, ma già da molto tempo prima vivevo con malcontento le mie scelte passate.
È poco più di un mese che frequento il corso di Grafica pubblicitaria e stavolta sento di essere sulla strada giusta. Grazie all’Ilas sono di nuovo motivata perché finalmente ho la possibilità di dare sfogo alla mia creatività e di esprimere finalmente quello che sono.
Non è mai troppo tardi per inseguire i propri sogni. Oggi, lo so. Erich Fromm ha scritto: «Creativity requires the courage to let go of certainties».
Non sempre le scelte che facciamo sono quelle giuste. L’importante è avere il coraggio di cambiare.»
I docenti di Francesca sono:
Alessandro Leone per la progettazione grafica
Rosario Mancini per i software