Giornata speciale della serie 2016 ilas dedicata alla comunicazione visiva. Una giornata intensa.
Dal particolare di una manciata di pixel curati e resi spettacolari da Alessia Cosio e Marianna Santoni nei primi due seminari sulle tecniche più raffinate del photo retouching, all’universo infinito della marca fatta di storie, emozioni e sogni raccontato da Gaetano Grizzanti nella lezione frontale sulla Brand Identity.
Se si segue la retorica metafora del bagaglio culturale, questo è un viaggio. Oltre all’approfondimento tecnico-pratico e teorico di grande spessore, ciò che apre davvero gli orizzonti è l’incontro con dei professionisti del mestiere che ti danno una visione, un souvenir di se. Non a caso guru.
Essere ispirati, avere una curiosità densa e l’istinto dell’esploratore. Questo ti spinge avanti verso il professionista che vuoi diventare.
ALESSIA COSIO
Poche parole per presentarsi. Le immagini del portfolio dicono moltissimo da se. Magia per i profani, sofisticate tecniche e complessi metodi per gli artigiani della fotografia.
Si, perché programmi all’avanguardia, l’altissimo potenziale degli strumenti e gli automatismi non sono abbastanza per i veri professionisti.
Colore, dimensione e dettaglio sono i tre fondamenti sui quali applicare tutte tecniche elaborate fatte di piccolissimi particolari da trattare con cura con pazienza alla ricerca dell’armonia del tutto, equilibrio, bellezza.
Il fotoritocco creativo è un’arte disciplinata. più che trasformazione è conservazione, non alterazione, ma rispetto della “materia prima”, attenzione maniacale al dettaglio, al particolare e dove, quasi più importante di ciò che va fatto, è ciò che non va fatto.
MARIANNA SANTONI
Annoverata tra le 54 “donne di talento” italiane dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, vincitrice del premio Pericle d’Oro come donna dell’anno, Miglior Adobe Guru 2006.
Il segreto di Marianna Santoni? La semplicità.
Visione e progettazione del flusso di lavoro. Prima della tecnica la logica, saper lavorare da professionisti considerando la tipologia del cliente, il fattore budget/tempo ed in fine la capacità personale e le aspirazioni.
Marianna è una donna pratica. Nel suo focus sul ritocco della pelle, non risparmia tecniche creative, innovative e smart che lei stessa ha studiato e inventato, sempre impegnata in una ricerca che spinga oltre, verso il miglioramento continuo di se stessi e del proprio lavoro.
Intelligenza, ironia, uno spirito che coinvolge, fluidifica il tempo a disposizione, che corre velocissimo pur sforato dall’entusiasmo di Marianna nel cercare di trasferire il più possibile. Non solo tecniche all’avanguardia, ma i suoi trucchi, i segreti, l’esperienza maturata sono il contenuto più prezioso del suo seminario, qualcosa di un valore speciale e del tutto esclusivo.
GAETANO GRIZZANTI
Ironia pungente, battute di spirito in dialetto napoletano ben interpretato, eppure niente di ciò che dice Grizzanti sul processo strategico e creativo per definire l’identità di marca può essere preso con leggerezza.
Piuttosto sei investito da uno strano senso di disorientamento talmente è importante, pieno e denso il contenuto del suo discorso.
Eppure tutto è tutto così chiaro, lineare, evidente.
Una regola basilare: empatizzare, capire il senso per scoprire cos’ha da dire la marca.
Il brand è un entità concettuale che non può prendere forma se prima non si trova un’idea semplice, immediata, sintetica. La comunicazione deve essere onesta, autentica, perché ancor prima dell’azienda, del prodotto, ci sono le persone, le loro aspirazioni, sensazioni, sentimenti e bisogni emotivi.
Necessario per un professionista andare oltre se stessi, oltre il proprio talento, per mettersi al servizio del cliente, capire i bisogni, aiutarlo e dare stimoli interessanti per prendere la decisione giusta.
Parole che ci sembrano note, eppure, dette dal professore hanno una solennità assoluta.