Daria La Ragione //
TRANSFORMERS
a Roma fino al 28 marzo 2016
Il nostro mondo è in trasformazione, una combinazione di analogico e digitale che sta modificando il modo di vivere.
Le nuove tecnologie stanno cambiando il modo in cui ci definiamo come esseri umani e dunque “trasformazione” è oggi la parola chiave delle nostre esistenze. Di fronte a questo mutamento epocale, numerosi autori hanno messo in atto tentativi rivoluzionari di rispondere alla sfida, sia attraverso forme di resistenza che di innovazione.
Al MAXXI una mostra in cui i visitatori osservano e partecipano alla costruzione di una realtà nuova, condividendo l’esperienza di quattro “transformer” provenienti da diverse parti del mondo.
Il coreano Choi Jeong-Hwa, ispirandosi alla saggezza e all’estetica popolare, trasforma “installazioni artistiche e architettoniche” in manifestazioni provocatorie a sostegno dei “buoni valori” e di una “vita felice”.
Il franco-portoghese Didier Faustino mette alla prova la percezione comune dello spazio e la convenzionalità dei nostri comportamenti, attraverso dispositivi che ci costringono a un confronto con i nostri limiti fisici e mentali, in una nuova realtà contraddistinta dalla tensione tra urgenze sociali e richieste di libertà.
L’italiano Martino Gamper adotta la cultura della collaborazione nota come DIY (Do-It-Yourself), reinterpretando l’idea del fare attraverso il riciclaggio e l’atto del reinventare.
Il messicano Pedro Reyes fa sì che l’interazione sociale possa intraprendere nuovi percorsi, utilizzando il realismo e la pace come mezzi di resistenza contro la violenza e la guerra.