Daria La Ragione //
MICHAEL ROTONDI. End Hits
a Lissone (MB) fino al 14 maggio 2017
Michael Rotondi [Bari, 1977] predica la supremazia del mezzo pittorico nell’arte. La pittura è infatti il focus principale delle sue opere che uniscono elementi di vita quotidiana (sia reali, legati quindi al mondo famigliare e a quello dell’infanzia, sia mitologici, racchiusi cioè in sogni e azioni del periodo adolescenziale) con tracce e input ripresi dal background in cui l’arti-sta è cresciuto.
Al MAC di Lissone l’artista trasferisce una parte del suo studio realizzando così una opera ambientale per raccontare al fruitore l’intero processo lavorativo che lo porta alla realizzazione di disegni, tele, schizzi e stendardi in tessuto, divenuti nel corso del tempo elementi simbolici e riconosci-bili della sua ricerca. A distanza di un an-no dalla sua partecipazione al progetto Rumore Rosso (2016), il MAC ha nuovamente invitato l’artista a ideare un intervento per la Project room del secondo pia-no. Rotondi ricrea dunque un microcosmo personale: un’opera installativa dal titolo End Hits che si ispira all’omonimo album dei Fugazi.
Tre tavoli in legno raccolgono disegni, appunti, quaderni, piccole tele, nature mor-te, souvenir e ricordi del passato (come la foto del passaporto di sua nonna) che Ro-tondi recupera per affrontare la tematica dell’immigrazione e per raccontare la storia della sua famiglia, che partì dalla Pu-glia verso gli Stati Uniti. E poi ancora copertine di libri, cartoline, fotografie, e di-versi altri ammenicoli… Un ricco e denso accumulo di ricordi che l’artista mostra come fosse un diario personale aperto al pubblico, cadenzato – così come suggerito dal titolo della mostra – da un immaginario sottofondo musicale.
Il processo creativo e la sua incubazione partono da questi tavoli per poi svilupparsi in un grande lavoro a parete, un telo di lino dipinto con smalti dove elementi naturali (fiori, foglie e alberi) risaltano all’interno della stanza. Sei piccoli smalti su carta ci svelano invece gusti e stili del passato, dove tematiche sociopolitiche vengono mescolate a intimi episodi di vita. In questi lavori emerge la cifra stilistica di Rotondi, nel suo aspetto più legato alla cultura del fumetto e dell’illustrazione punk; memoria collettiva e persona-le si scambiano e coesistono attraverso i volti delle persone ritratte.